Come fare una camicia rinascimentale: tutorial
Eccoci finalmente al
tutorial della camicia rinascimentale: ho dovuto tardare l’uscita di questo
post più di quanto avevo preventivato per motivi di studio, ma posso dire di
poter aggiungere più informazioni e dettagli proprio in virtù di argomentazioni
apprese durante questi mesi.
Dopo aver introdotto la
camicia storica attraverso il suo background culturale in Europa e in Italia,
affrontiamo questo capo dal punto di vista pratico.
Per raggiungere l’obiettivo e realizzare la camicia avvicinandosi il più possibile al modello dell’epoca, ho consultato tre testi principali:
1) Pattern of Fashion 4” di Janet Arnold, Jenny Tiramani e Santina M. Levey, Macmillan editrice (Londra 2008);
Per raggiungere l’obiettivo e realizzare la camicia avvicinandosi il più possibile al modello dell’epoca, ho consultato tre testi principali:
1) Pattern of Fashion 4” di Janet Arnold, Jenny Tiramani e Santina M. Levey, Macmillan editrice (Londra 2008);
2) Daily Life in Elizabethan England di
Jeffrey L. Forgeng, Greenwood Press, ABC CLIO
3) Patterns for Theatrical costumes di Katherine
Strand Holkeboer, Costume and Fashion
Press, QSM
Il primo contiene numerosi cartamodelli sia maschili che femminili, di natura
però complessa e articolata riconducibili però tutti alla forma base che ho
trovato del testo numero 2) a pagina 151, da cui ho ricavato il seguente
schema:
Si può ben vedere quanto in
realtà il cartamodello non presenti particolari difficoltà tecniche a confronto
della modellistica moderna: di fondamentale importanza però risultano le
proporzioni tra i singoli pezzi.
Vorrei porre in evidenza
una caratteristica cruciale della modellistica storica (che personalmente
apprezzo a dismisura): possiamo vedere dalla conformazione dei pezzi che
l’abito era costruito ricercando il massimo sfruttamento della superficie della
stoffa.
Dopo aver realizzato il
taglio, questa è il numero totale dei pezzi che dovreste avere:
- 1 x Corpo camicia:
accadeva spesso che il corpo camicia non venisse unito lungo la linea delle
spalle ma che fosse ricavato da un unico pezzo, al centro del quale era
realizzato un taglio perpendicolare centrale per lo scollo.
- 2 x tassello colletto
- 2 x corpo manica
- 2 x polsino manica
- 2 x tassello ascellare
- 1 x colletto
A questo elenco devono
essere aggiunti tutti gli accessori che intervengono nel procedimento e nella
rifinitura: bottoni, filo per asole, gancetti (in alternativa ai bottoni o ai
laccetti), pizzi (anche per gli uomini) ecc.
Nel mio caso, la camicia è stata confezionata con elementi creati appositamente: i traversini per la rifinitura degli interni e i laccetti destinati alla chiusura dei polsini e del colletto sono stati ricavati dalla porzione non tinta della stoffa di partenza.
Nel mio caso, la camicia è stata confezionata con elementi creati appositamente: i traversini per la rifinitura degli interni e i laccetti destinati alla chiusura dei polsini e del colletto sono stati ricavati dalla porzione non tinta della stoffa di partenza.
In particolare, prima
della confezione, ho provveduto a tingere questo crepe di viscosa con tintura
di the nero, che attribuisce un gradevole color anticato ai tessuti naturali e
artificiali: in questo modo ho “giocato” sulle variazioni di tonalità abbinando
elementi tinti e non tinti, come vedrete dalle foto.
Tagliati
opportunamente i pezzi, provvedete a surfilarli (attraverso tagliacuci o
zigzag) per assicurarvi che la stoffa non sfibri. Nel caso di una confezione
storica, questo passaggio deve essere eseguito a mano, oppure attraverso
l’utilizzo di cuciture che permettano una rifinitura automatica.
Si tratta di cuciture più laboriose e che richiedono una maggiore attenzione e precisione, ma rinforzano il capo e lo impreziosiscono.
Si tratta di cuciture più laboriose e che richiedono una maggiore attenzione e precisione, ma rinforzano il capo e lo impreziosiscono.
Cucitura ribattuta: si trova assiduamente sui lati dei jeans. |
Schema della cucitura ribattuta. (Url immagine: http://iccd.beniculturali.it/siti_tematici/Scheda_VeAC/lemmario/stored/big/E_714.jpg) |
Corpo camicia: effettuare il taglio a T a livello delle spalle per realizzare lo scollo della camicia. Rifinire immediatamente lo scollo. Molto comodi in questi casi, risultano gli sbiechi o traversini già prefabbricati in millanta modi e versioni. Se li usate in cotone…
MI RACCOMANDO stirateli prima con il vapore in modo che
durante il lavaggio del capo finito non restringano…provocando seri disastri :D
In questo caso ho
utilizzato fettucce della medesima stoffa, come già accennato.
Cucire, stirare
con attenzione e ripiegare verso l’interno in modo da ripulire completamente la
cucitura. Impunturare o chiudere a sottopunto.
Fase 1: Imbastitura della fettuccia |
Fase 2: Stiro della cucitura. |
Fase 3: Chiusura della cucitura interna, ripiegando il margine su se stesso Fermare il margine a sottopunti e stirare. | . |
Applicare allo scollo i due inserti triangolari con il metodo che più vi piace. In questo caso ho piegato e stirato i bordi per poi fissarli con due impunture.
Tassello manica: l'assemblaggio
delle maniche e del corpo camicia avviene attraverso l’unione del tassello
situato sottobraccio. Immagino costituisse un sistema per facilitare il
movimento dell’arto aumentando la superficie a livello della spalla. Per
ottenere un tassello pulito internamente, seguire questo procedimento (riferito allo schema del cartamodello iniziale):
a) unire g-e con i corrispettivo sulla manica;
b) unire g-f del tassello alla camicia e unire il lato della manica alla camicia avendo cura di fermarsi 1cm prima del termine della cucitura.
a) unire g-e con i corrispettivo sulla manica;
b) unire g-f del tassello alla camicia e unire il lato della manica alla camicia avendo cura di fermarsi 1cm prima del termine della cucitura.
c) unire e-d del tassello
sulla manica lasciando 1 cm come sopra.
d) unire d-f sul lato e proseguire sul fianco della camicia.
d) unire d-f sul lato e proseguire sul fianco della camicia.
Fase 1: Cucitura lato g-e. |
Fase 2: Unione di g-f al corpo camicia. |
Visione esterna della confezione ultimata del tassello. |
Confezionare i polsini e
il colletto secondo i gusti: come illustrato nel modello si ottengono da un
unico pezzo ripiegato. Si possono applicare telette interne per ottenere un
effetto rigido. Se la chiusura sarà costituita da laccetti, è necessario
inserirli nella cucitura laterale dei polsini/colletto.
Arricciare lo scollo: operare due file di punto filza,
imbastire il colletto e cucire esattamente al centro delle filze in modo da
ottenere un’arricciatura pulita e gradevole. Rigirare il colletto e chiudere i
margini di cucitura all’interno.Fase 1: Arricciare lo scollo con due file di punti filza paralleli. L'impuntura a macchina dovrà essere posizionata al centro delle due filze. |
Posizionare il colletto e imbastirlo allo scollo arricciato. La porzione di tessuto bianco visibile è il rinforzo termoadesivo del colletto. |
Colletto ultimato, visione del rovescio: mettere i margini di cucitura all'interno e chiudere a sottopunto (o con una ribattitura a macchina). |
Confezionare similmente
al colletto i due polsini, dopo aver arricciato i margini delle maniche e rifinito
lo spacco (anche per i polsini, ho utilizzato una fettuccia ricavata dal
tessuto di partenza).
Orlo della manica arricciato e relativi polsini da applicare: sono già stati applicati i laccetti per le chiusure. |
Polsino ultimato: margini ripiegati internamente e fermati a sottopunto. |
- Spacchi sui fianchi:
nelle camicie da uomo erano presenti dei tagli laterali che permettevano una
maggiore libertà di movimento[1].
Rifinire in questo caso gli spacchi laterali con una fettuccia e rinforzare l’estremo
della cucitura con punti a ricamo oppure con due applicazioni di stoffa.
Questo il risultato del procedimento. La camicia è semplice ma estremamente versatile: può essere utilizzata sia per rievocazioni storiche sia per eventi LARP.
Sia per gli uomini che per le donne infatti, l'abbellimento dei capi era un fattore molto importante: questo si traduceva con l'impiego di tutte le tecniche di decorazione indistintamente per entrambi i generi.
Non era affatto inusuale impiegare pizzi vistosi e ricami ben curati nella biancheria da uomo: le parti più ricamate risultavano i polsini, il colletto, le spalle e le maniche. Pizzi e trafori abbellivano prevalentemente polsini e colletto.
Il prossimo tutorial sarà dedicato al costume femminile...
Spero questo vi sia piaciuto e vi possa tornare utile :D.
Sempre raggiungibile per ogni scambio di informazioni/chiarimenti/approfondimenti!
See you soon costuming people!
PS: Se vi incuriosiscono i miei studi e ne volete sapere di più...trovate tutti i miei pastrocchi nella pagina facebook: Un altro Paio di Maniche
[1] Nelle
camicie da donna, questa necessità era risolta attraverso degli inserti
triangolari che creavano un godet sul fianco. Fig.
:-)
RispondiEliminaInteressante. Puoi dare un'occhiata anche al mio Parliamo di Moda (Cappelli/Gem ed., Bologna 2004), vol.2, p.45 e segg. per info e varie sulle camicie. So che sono quasi introvabili, ma nei 3 voll puoi trovare info e dettagli sartoriali di ogni genere dalla preistoria agli anni 2000. Complimenti e buon lavoro.
RispondiEliminaCiao Sara, ti ringrazio molto per le indicazioni :D
RispondiEliminaCercherò questi volumi senz'altro! Buon lavoro e buono studio anche a te! :)
Molto interessante!. Mi piacerebbe anche sapere come realizzare giacche, pantaloni...del primo 600. Con i nostri ragazzi dovremmo portare in scena i promessi sposi! Grazie!
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